Muni Daniele Piccinin

San Giovanni Ilarione - VR

Daniele sceglie da subito di dedicarsi al vino in maniera del tutto naturale, con i suoi problemi, incertezze, esperimenti, ma poi tante soddisfazioni. Dice “ho imparato a fare vino…” e poi si corregge subito, “imparato…una parola grossa” c’è sempre da imparare, ma il primo insegnamento gli arriva proprio dalla natura stessa, sperimentare il meno possibile, perché ogni intervento è una manipolazione del frutto e della terra e il suo obiettivo principale è far si che dal suo vino si beva il territorio, tale e quale com’è. Vuole rendere giustizia a un vitigno sconosciuto ma autoctono, la Durella, una varietà che esiste da mille anni ma che rischia di andar persa. Anche questa scelta la dice tutta sulla sua determinata filosofia e profonda umiltà.